GIA – Giappone

Alma Mater GIA
Condividere quali impegni concreti l’Ispettoria può scegliere affinché la propria vita e il campo della missione fruttifichino pienamente come segno di riconoscenza a Dio e alla nostra Madre.

  1. Che cosa significa condividere gli impegni concreti?
    ✓Come il Padre celeste è misericordioso, anche noi prendendo prima di tutto coscienza della Sua Misericordia, per noi significa vivere la povertà, non giudicare nessuno, perdonare, dare, ringraziare, cercare a vicenda di vedere gli aspetti positivi negli altri; dare sempre buone parole con il sorriso e vivere lo spirito del “Faccio io”.

✓Conservando nel suore l’esperienza della misericordia di Dio nell’essere state noi stesse perdonate, metterci in relazione con le persone con l’amore con il quale siamo state amate. Vivere l’Amore di Gesù, e con il Suo Amore condurre le persone a Lui.

✓Esprimere il modo di vivere e di pensare Gesù indicato nel Vangelo. Accorgersi dei desideri degli altri, dimostrare simpatia e rivolgere buone parole.

✓Per dimostrare la Misericordia di Dio, nella comunità e nel campo della missione, dare volentieri il meglio di se stessa, dimostrare comprensione e serenità nella vita quotidiana; accogliere le persone che incontriamo, ringraziarle docilmente e cercare di rispettarle e apprezzarle con le parole e con i atteggiamenti.

✓Accompagnare i giovani che vivono nella povertà e in vari ambienti familiari e in particolare, pregare e offrire qualche sacrificio per loro, ricordando quelli che vivono nella sofferenza per non aver trovato il loro scopo di vivere.

✓Educare il cuore dei giovani per coltivare la soridarietà, mandare le lettere e i canti ai vittime delle zone sinistrate, in particolare inviare i messaggi per incoraggiare a quelli di base Ofunato e di Ishinomaki.
Educare i bambini e i giovani ad essere solidali, in particolare con il luoghi colpiti dallo Tsunami
nel 2011, inviando messaggi e aiuti materiali.

✓Promuovere l’amicizia con la preghiera.

2. Con chi condividere?
✓Le persone incontrate quotidianamente nella comunità e nel campo della
missione: sorelle, giovani, bambini/e, ammalati/e, anziani/e, collaboratori/trici,
genitori, persone che hanno bisogno della nostra preghiera.

● Ogni casa cerca di mettere in pratica la carità come segno di riconoscenza a Dio e alla nostra Madre.

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